«Castore»...
Prima di trovare la propria identità, Miss Dior era stata battezzata con il nome della stella più brillante della costellazione dei Gemelli. Come un eco misterioso di quella scovata per caso da Christian Dior e che avrebbe cambiato il suo destino? Oppure pensava forse agli astri che gli avevano ispirato la sua prima scia e che egli amava tanto contemplare nel cuore delle notti d’estate provenzali olezzanti di gelsomino?
Brillante e leggendaria, la nascita di Miss Dior è un sapiente mix di splendore repentino e misteri coltivati. La creazione di questo primo profumo Dior è piena di colpi di scena, in un continuo susseguirsi di certezze ed esitazioni. Perché, più di ogni altra cosa, Christian Dior desiderava una scia che rispecchiasse la moda e lo spirito della sua epoca. Miss Dior è la scia di una gioventù che ritrova la gioia di vivere. Di una gioventù che diventerà la firma eterna del suo profumo fondatore e accompagnerà, con splendore, i suoi slanci e le sue voglie, come con la collezione di prêt-à-porter “Miss Dior”, creata nel 1967. La primissima collezione della Maison dedicata a una gioventù che osa sfoggiare i colori pop di una rivoluzione anni Sessanta in pieno fervore.
Mai uno stilista aveva così tanto parlato del suo primo profumo né sicuramente orchestrato con altrettanta intuizione e minuzia la sua entrata in scena sotto le luci della ribalta. Dal suo fragoroso battesimo, la «figlia unica» di Christian Dior, come lui amava definirla, ha attraversato le epoche, sapendo sempre evolvere, ma senza mai fare alcuna concessione sulla sua giovinezza o il suo splendore così peculiare.
Amata, celebrata, Miss Dior rimane il profumo eternamente «giovane» della Maison Dior, come lo sottolinea la stessa Catherine Dior.
Oggi, Francis Kurkdjian attinge allo spirito di questa sempiterna giovinezza e si impossessa dei suoi accordi, molteplici e abbondanti. Ecco la “sua” Miss Dior...
CATHERINE DIOR
a cura di Francis Kurkdjian
1947-2024. Affinché nulla cambi, tutto deve cambiare.
Christian Dior ha sognato i suoi profumi, così come ha sognato la sua moda. Da sempre, Miss Dior è una scia che tasta il polso della propria epoca, adeguandosi ai suoi slanci e catturandone i desideri. È la scia della gioventù, una Miss del suo tempo. Ama le sue radici ma sa affrancarsi dal proprio passato, pioniera e libera come la gioventù.
Incessantemente, evolve.
A sua volta, Francis Kurkdjian immagina la versione Profumo di Miss Dior come un piacere immediato, imperativo. Uno slancio floreale e goloso che si posa come un frutto sulla lingua, si avvolge di fiori sensuali e lascia il denso ricordo di una scia ambrata e legnosa.
Miss Dior, il tempo ritrovato di una gioventù eterna.
Christian Dior
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Miss Dior è un’icona da abbracciare in tutta l’ampiezza della sua storia.
Francis Kurkdjian se ne è appropriato per offrirle gli accenti della gioventù attuale, che non è più esattamente la stessa né completamente un’altra.
In questa ricerca di un passato da reinventare, il gelsomino si è imposto a lui come punto di partenza...
«Le parole di Christian Dior sono forti ed evocatrici quando accenna all’ispirazione di Miss Dior. Riassumono a meraviglia una storia che lega, per sempre, Dior e il Profumo, Dior e il Sud della Francia, al quale era così affezionato. Evocano gli odori della natura, la bellezza di una notte magica e delicatamente illuminata. Ci sembra quasi di sentire gli effluvi di gelsomino al suo fianco. Questa visione e questa felicità dei sensi mi hanno ispirato e guidato per rivisitare e riscrivere lo spartito di questo profumo mitico, la “mia” Miss Dior.»
Francis Kurkdjian
Francis Kurkdjian sa che il gelsomino è dotato di polifonia: può essere verde all’alba, leggermente “agrumato” e fruttato al momento della raccolta, spesso animale al calar della notte. Per la sua Miss Dior, è voluto tornare alle sue sfaccettature fruttate e golose, risplendenti e avvolgenti.
Questo nuovo profumo Miss Dior è quindi una composizione nella quale le note fiorite e legnose si rispondono, suonando uno spartito olfattivo astratto, sulla falsariga dei grandi profumi cipriati, di cui Miss Dior del 1947 è un’incarnazione leggendaria.
«Per me, l’aspetto “cipriato” è l’espressione stessa della raffinatezza olfattiva alla francese. La Miss Dior delle origini rappresenta questa architettura astratta, questa nobile complessità. Volevo che la mia nuova interpretazione rendesse omaggio a questa forma olfattiva singolare. La mia Miss Dior è un profumo cipriato contemporaneo. Rispecchia la sua epoca con le note floreali e legnose ma anche gli accenti golosi della fragola di bosco.»
Francis Kurkdjian
I fiori, dominati dall’intensità del gelsomino fruttato plasmato su misura, sono attraversati da note pimpanti, dolci e succose: fragole di bosco croccanti e polpose risvegliano le papille, evocando una golosità e una dipendenza irresistibili.
Questi accordi colorati sono sostenuti da uno spartito legnoso-ambrato sensuale e solidamente costruito. Radicato da un Patchouli ampio ed essenziale e leggermente velato da un cedro dell’Alaska legante e denso, è un sottobosco tappezzato di muschio che avvolge con calore l’impertinenza dei frutti dolci e la bellezza dei fiori.
Iconica, la silhouette del nuovo flacone del profumo Miss Dior riafferma con forza e femminilità la sua identità couture originaria.
«Tagliato come un tailleur», il flacone dalle linee pure adotta un formato più ridotto, come a voler sottolineare meglio l’intensità della sua scia. Ancor più raffinato, fa correre sul suo fondo, come sui suoi fianchi, il celebre motivo pied-de-poule inciso nel vetro. Un tocco maschile che dialoga con l’emblema assoluto della sua femminilità, il celebre fiocco detto “poignard” o “a coda di rondine”, fedelmente annodato attorno al suo collo.
Come sempre intessuto negli atelier del celebre nastraio Faure, il nastro jacquard baratta il suo aspetto floreale con un nuovo sfondo color argento in tinta unita attraversato da un filo di lurex luminescente. Un look inedito, pensato in armonia con una nuova etichetta, anch’essa argentata, il cui effetto “tessuto” sottolinea la sua eleganza couture e raffinata.
Di nuovo, instancabilmente, Miss Dior ci chiede, guardandoci negli occhi:
«What would you do for love?»*.
Schietta, fiera e intensa, Natalie Portman esulta di gioia e sensualità, filmata dal registra francese Manu Cossu. Ancora, per sempre, chi meglio di lei per incarnare la sempiterna gioventù della Maison Dior?
* «Che faresti per amore?»
Più splendente che mai, volteggia e balla su un tavolo di fronte al suo uomo soggiogato in un abito di pizzo nero sensuale immaginato da Maria Grazia Chiuri per lo show di Alta Gioielleria 2023. Scollata e danzante, la creazione degli atelier Dior sfoggia, ricamata in all over**, una spettacolare profusione di fiori perlati multicolori. Una scena ammiccante, in stile “E Dior creò la donna”, nella quale campeggia una nuova Miss Dior, ancor più amante, ancor più affermata. Trasportata nella sua folle corsa, ride di gusto su una spiaggia selvaggia. Pelle bagnata, è irresistibile nel suo abito rosso di vestale incendiaria.
Davanti all’obiettivo del fotografo australiano Lachlan Bailey, la sua sensualità si afferma, sguardo conturbante e capelli al vento. Esplosione di forza e bellezza trionfante, Miss Dior è un inno all’amore che va ancora oltre, molto oltre...
** ovunque
* «Che faresti per amore?»